Sono ben poche le opere d’arte di primissimo livello che, come le nove Sinfonie di Beethoven, siano riuscite e riescano tuttora a far comprendere ad un larghissimo pubblico in modo altrettanto chiaro e vincolante il loro valore intrinseco, la loro rilevanza artistica, il loro linguaggio. Esse sono divenute un sinonimo di concezione monumentale, grandiosa, dell’opera musicale. Già poco tempo dopo la loro composizione furono intese come creazioni d’incommensurabile, insuperabile valore normativo, tale da gravare su tutti gli ulteriori sviluppi nell’ambito di generi musicali d’impronta più marcatamente rappresentativa.

E si può dire senza esagerazione che dopo Beethoven non c’è stata più un’esperienza musicale che in modo simile avesse in sé il suggello della definitività, della costruzione eccezionale ed incrollabile, proprio perché nei suoi suoni, nel suo linguaggio, questa musica era permeata appunto della consapevolezza di tale impegno creativo.

Più informazioni: www.magiadellopera.com