Qual era la posizione di Abigail Adams sulla schiavitù nel XVIII secolo?
Abigail Adams, (nata Smith) (11 novembre 1744 – 28 ottobre 1818), è stata la moglie di John Adams, 2º presidente degli Stati Uniti. Adams viene ricordata per le lettere che scrisse al marito mentre lui stava a Filadelfia, durante i Congressi Continentali. John Adams spesso nelle sue lettere ricercava i consigli della moglie, e la loro corrispondenza contiene discussioni intellettuali riguardo al governo e la politica. Queste lettere sono un'importante testimonianza della Guerra di indipendenza americana e una fonte riguardo al pensiero politico dell'epoca. Così come per il marito, anche Abigail credeva che la schiavitù non solo fosse un male, ma una minaccia per l'esperimento di un'America democratica. In una lettera da lei scritta il 31 marzo 1776, spiegava come lei dubitasse che la maggior parte degli abitanti della Virginia avesse la "passione per la libertà" da loro sostenuta, siccome loro stessi "priva(va)no i loro conterranei" della libertà. Un noto accadimento avvenne a Filadelfia nel 1791, quando un uomo nero, libero, bussò alla sua porta chiedendo di imparare a scrivere. Abigail fece iscrivere il ragazzo alla locale scuola serale, non senza ricevere il dissenso di un vicino. Abigail rispose che il ragazzo era "un uomo libero tanto quanto qualsiasi altro giovane uomo" e chiese "solo perché la sua faccia è nera, gli deve essere negata l'istruzione? Come può procurarsi un sostentamento?".
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