Nei passi del Vangelo dedicate alle nozze di Cana, si legge che Gesù, in quello che secondo la dottrina cristiana è contemplato come il suo primo miracolo, riuscì a tramutare l’acqua in vino a un matrimonio che si stava tenendo nella città della Galilea. Riprendendo il passaggio biblico, il mese scorso Papa Francesco ha commentato l’episodio dicendo: «L’acqua è necessaria per vivere, ma il vino esprime l’abbondanza del banchetto e la gioia della festa. […] Ma immaginatevi di finire una festa bevendo tè; sarebbe una vergogna. Senza vino non c’è festa». I dati del California Wine Institute, ripresi da un articolo apparso su The Daily Beast, dimostrano che la Chiesa cattolica «mette in pratica ciò che predica»: nonostante conti una popolazione di sole 842 persone, l’ente americano ha registrato un consumo medio annuale di vino attestato sui 74 litri a persona. Si tratta del doppio di quanto viene bevuto nel resto d’Italia, e sette volte di più del “vino pro capite” degli Stati Uniti. Non a caso, quindi, il Daily Beast ha scelto di titolare la notizia “Vatican Priests & Nuns Are Drowning In Wine”.

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