Nunc stans è una locuzione latina che si traduce con «eterno ora» o «eterno presente».

Indica qualcosa (o qualcuno) che non ha né passato né futuro, né oggettivamente né per una mente che tentasse di astrarlo a partire dalla realtà sensibile esterna, oppure di immaginarlo da sola.

Può essere un tempo, grande a piacere: un istante di tempo singolo, un istante di tempo da cui parte un'eternità senza fine. In questo momento nel tempo, tutto accade ed è compreso in un unico, eterno presente.

Gli autori antichi e medioevali associano il nunc stans a Dio, dal XVII secolo comunque è riferito ad un Essere supremo, libero e cosciente.

In una visione escatologica, il nunc stans è anche un istante di tempo, l'ultimo tempo: in cui il nunc stans eterno e trascendente si unifica col mondo terreno, il futuro cessa di esistere (se non per un immutabile ed immobile stato di salvezza o condanna), mentre tutto il passato è rivelato ed è verità compresa dai vivi e dai morti, e interamente presente in Cristo giudice del mondo

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