Nella mitologia greca, quale Titano fu condannato a sostenere i cieli celesti per l'eternità?
Atlante (in greco antico: Ἄτλας, Atlas) è un personaggio della mitologia greca.
Figlio del titano Giapeto e di Climene (Esiodo lo dice figlio della titanide Temi e Apollodoro, figlio dell'oceanina Asia) oppure, secondo una versione alternativa, sarebbe figlio di Zeus (o di Urano) e di Climene.
Atlante è un titano di seconda generazione e non va confuso con il figlio di Poseidone e Clito citato nel Crizia di Platone e che parla di un omonimo imperatore d'Atlantide.
Atlante era re della Mauritania e molto versato nell'astrologia; era considerato il primo ad aver studiato la scienza dell'astronomia. Diodoro Siculo scrive che Atlante fu il primo a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera e per questo motivo si diceva che portasse il cielo sulle spalle, alludendo alla sua invenzione.
Esiodo narra che Atlante fu costretto da Zeus a tenere sulle spalle l'intera volta celeste per punirlo di essersi alleato col padre di Zeus, Crono, che guidò i titani contro gli dèi dell'Olimpo.
Nell'Odissea (libro I) viene descritto poeticamente come uno dei pilastri del cielo. Sempre nell'Odissea, viene indicato come padre di Calipso.
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