Nel mito greco, chi fu trasformato in un albero di alloro per sfuggire ad Apollo?
Dafne (in greco antico: Δάφνη, Dáphnē, "lauro", indicante l'alloro) o Daphne è un personaggio mitologico greco. Si tratta di una delle Naiadi, un tipo di Ninfa femminile associata prevalentemente ai corsi d'acqua dolce nelle loro generalità, quindi a fontane, pozzi, sorgenti e ruscelli.
Dafne fu il primo amore del dio Apollo. Questi si vantò perché aveva appena ucciso il mostruoso Pitone, il serpente figlio di Gea, ed Eros, geloso, decise di farlo innamorare della ninfa Dafne. Creò due frecce una con la punta ben acuminata fatta d'oro (destinata a infliggere l'amore di Apollo verso Dafne) e l'altra con la punta stondata fatta di ferro (destinata a far respingere l'amore di Apollo verso Dafne).
La ninfa colpita dalla freccia di piombo appena vide Apollo cominciò a fuggire. Questi iniziò allora ad inseguirla, finché non giunsero entrambi presso il fiume Peneo; qui la ragazza pregò il padre di aiutarla (o secondo altre varianti la ninfa si rivolse a Gea (la Dea-Terra). Dafne si trasformò così in un albero di Laurus nobilis (l'alloro). Un torpore pesante afferrò le sue membra, una corteccia sottile le si chiuse sul petto, i capelli si trasformarono in foglie, le braccia in rami, i piedi in un attimo furono bloccati e velocemente mutati in radici, il suo volto si perse. Solo la sua bellezza splendente fu lasciata inalterata.
Più informazioni:
it.wikipedia.org
ANNUNCIO PUBBLICITARIO