L'invenzione della televisione fu il risultato di un lavoro svolto da molti scienziati e inventori, spinti sia da motivazioni idealistiche che dalla volontà di profitto, a partire dalla fine del XIX secolo. Seguì all'invenzione della trasmissione di immagini fisse (in pratica l'antenato del moderno fax) avvenuta alla metà dell'800 ad opera di Andrea Bonora, successivamente perfezionata da altri. La ricerca iniziò nel 1877 dopo che i fratelli Siemens proposero "l'occhio elettrico artificiale", basato sull'uso delle proprietà fotosensibili del selenio. Quasi contemporaneamente Adriano de Paiva (Portogallo), Constantin Senlecq (Francia), George R. Carey (Stati Uniti), Carlo Mario Perosino (Italia) propongono soluzioni per catturare e trasmettere immagini utilizzando le proprietà del selenio.

La disponibilità di meccanismi di amplificazione dei segnali elettrici permise all'inventore scozzese John Logie Baird di costruire nel 1925 il primo prototipo realmente funzionante di televisore. Si trattava di un apparato elettromeccanico in quanto la scansione delle immagini avveniva tramite un disco di Nipkow. Il 26 gennaio 1926 Baird effettuò con successo quella che viene ritenuta la prima vera dimostrazione pubblica di trasmissione televisiva senza fili, di fronte a qualche decina di scienziati della Royal Institution e giornalisti invitati per l'occasione. Nel 1927 fu ufficialmente inventata la Televisione.

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