I falli e le scorrettezze, nel gioco del calcio, sono infrazioni alle regole per le quali l'arbitro deve prendere i dovuti provvedimenti contro il calciatore reo del gesto; nella fattispecie se il giocatore tocca volontariamente il pallone con tutta la mano fino alla spalla è fallo, i falli sono tutte quelle azioni che comportano l'interruzione del gioco e l'assegnazione di un calcio di punizione, diretto oppure indiretto, o di un calcio di rigore, in favore della squadra avversaria, mentre le scorrettezze sono tutti quegli atti o gesti meritevoli di cartellino (giallo o rosso): possono esistere, quindi, anche delle azioni che siano contemporaneamente sia falli che scorrettezze (come lo spingere un avversario per impedirgli di raggiungere una posizione vantaggiosa, che è un fallo perché passibile di calcio di punizione diretto, ed è anche una scorrettezza perché è passibile di ammonizione). La trattazione dei falli e delle scorrettezze è disciplinata alla Regola 12 del Regolamento del Gioco del Calcio.

L'ammonizione è comminata dal direttore di gara tramite l'esposizione, al calciatore reo, del cartellino giallo; nel caso dell'espulsione, è esibito il cartellino rosso.

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