Nel 1964, Richard I. Felman, maggiore a riposo delle Forze Aeree statunitensi, diede alle stampe un piccolo, ma importante libro di 46 pagine intitolato “Mihailovich ed io. Testimonianze di Richard L. Felman sulla Missione Halyard”. Il testo non ebbe alcun successo di pubblico, anche perché affidato ad una modesta casa editrice, ma ebbe il merito di fare riaprire un capitolo tra i più interessanti, complicati e meno noti della guerra partigiana in Iugoslavia tra il 1941 e il 1945. Nella fattispecie, il libro di Felman svelò i retroscena di una missione di salvataggio – l’Operazione Halyard – di alcune centinaia di piloti alleati precipitati in Serbia, portata a brillantemente a compimento nel 1944 grazie al contributo del leader nazionalista cetnico Dragoljub-Draža Mihailovich che nel dopo guerra la storiografia ufficiale ha frettolosamente relegato nel ghetto dei “dannati” in quanto ritenuto colpevole di “collaborazionismo” nei confronti delle forze di occupazione tedesche.

Più informazioni: www.storiaverita.org