Il fruttarismo denota un insieme di pratiche alimentari vegetariane aventi in comune il consumo esclusivo o prevalente di frutti.

La versione di base del fruttarismo, da cui derivano tutte le altre varianti a seconda della scuola di pensiero, prevede il consumo della frutta propriamente detta, degli ortaggi a frutto e dei semi classificati tra la frutta secca. La variante più diffusa è invece quella che esclude la frutta a ph acido e i semi.

Equivocata come una forma estrema di veganismo, in realtà il fruttarismo è una forma di archeodieta, basata sull'idea che un'alimentazione a base di frutti sia la più adatta all'apparato digerente umano rimasto sostanzialmente immutato da quello dei primi ominidi e funzionale solo ad un'alimentazione frugivora. Il fruttarismo si pone in contrasto con la teoria dell'ominazione basata sulla pratica della caccia e del consumo della carne in un'alimentazione onnivora e con il fatto che in natura nessuna scimmia antropomorfa è una specie a dieta solo frugivora e neanche a dieta solo vegetale. Essendo un'alimentazione solo vegetale il fruttarismo, come il veganismo, non fornisce la vitamina B12 che deve essere integrata artificialmente per evitare gravi conseguenze sulla salute.

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