Cicero pro domo sua (tradotta letteralmente significa Cicerone a favore della sua casa) è una locuzione latina che deriva dal titolo di un'orazione tenuta da Marco Tullio Cicerone contro Publio Clodio Pulcro.

In questa arringa, De domo sua ad pontifices ("Sulla propria casa, al collegio pontificale", 57 a.C.), Cicerone chiede di riavere l'area e i fondi per ricostruire la sua casa, confiscatagli durante l'esilio e con una parte delle proprietà del Palatino consacrata alla dea Libertas; egli dichiara questa consacrazione invalida per ottenerne la restituzione.

L'opera risulta essere molto complessa, poiché per convincere il collegio ad appoggiare la sua causa, Cicerone articolò il suo discorso attaccando sia la mancanza di moralità del suo avversario, sia la validità della sua carica e quindi dei suoi provvedimenti, per accingersi soltanto in conclusione a parlare della restituzione della casa. In tutta l'opera, l'autore non mancherà mai di sottolineare come egli sia difensore e salvezza della patria e come dalla sua parte vi fosse il favore degli dei.

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