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Chi ha scoperto la radioattività spontanea
Antoine Henri Becquerel (Parigi, 15 dicembre 1852 – Le Croisic, 25 agosto 1908) è stato un fisico francese, premio Nobel e scopritore della radioattività. Nel 1894 divenne ingegnere capo del Dipartimento dei ponti e delle strade. Nel 1896, Becquerel scoprì accidentalmente la radioattività, mentre investigava la fosforescenza dei sali di uranio. Incoraggiato dal suo amico matematico e fisico Henri Poincaré, cercherà di determinare se il fenomeno avesse la stessa natura dei raggi X. Durante le sue ricerche mise in contatto con il materiale una lastra fotografica, accorgendosi che era stata impressionata anche se non era stata esposta alla luce del sole: Becquerel concluse che il materiale emetteva dei raggi senza bisogno di un'eccitazione da parte della luce. Annunciò i suoi risultati il 2 marzo dello stesso anno, solo pochi giorni prima del lavoro di Sylvanus Thompson che lavorava in parallelo sullo stesso soggetto a Londra. Nello stesso periodo, una studentessa, Marie Curie, sposa del suo collega Pierre Curie, scelse come oggetto di tesi lo studio di questo nuovo tipo di radiazione. Ella confermò in qualche mese che l'irraggiamento era una proprietà di diversi elementi chimici, e battezzò tale proprietà come "radioattività". Nel 1903 condivise il Premio Nobel per la Fisica con Pierre e Marie Curie "in riconoscimento degli straordinari servizi che ha reso con la sua scoperta della radioattività spontanea".
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