Per Aristotele, una deduzione era una ragionevole argomentazione in cui "quando certe cose vengono stabilite, qualcos'altro segue per necessità in virtù del loro essere così". La sua teoria della deduzione è la base di ciò che i filosofi chiamano ora un sillogismo, un logico argomento in cui la conclusione è dedotta da due o più altre premesse di una determinata forma.

Fino alla prima metà del XII secolo, delle opere di Aristotele erano note solo quelle tradotte da Boezio: le Categorie e il trattato Sull'interpretazione, che dettarono le basi della cosiddetta Logica vetus. Con il trattato Ἀναλυτικὰ Πρότερα (Latino: Analytica Priora; italiano: Analitici primi) in cui Aristotele sviluppa la teoria del sillogismo, vengono gettate le basi della cosiddetta Logica nova.

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