Zheng He era un multitasking del XV secolo le cui imprese avevano le stesse dimensioni di Marco Polo o Columbus. Le sue esplorazioni andarono dalla costa asiatica del Pacifico all'Africa, all'India, al sud-est asiatico. Le sue navi erano enormi circa 400 piedi di lunghezza (la Santa Maria di Colombo, per confronto, era di 85 piedi).

Nel 1381, durante una delle ultime battaglie della dinastia Yuan, veniva catturato bambino nell'entroterra e subì il trattamento riservato ai bambini prigionieri: la castrazione. Messo a servizio della corte divenne membro della dinastia dei Ming, eunuco reale e compagno di giochi del piccolo principe Zhu Di, aiutò quest'ultimo a compiere una rivolta contro il padre dello stesso: l'imperatore Hongwu. Zhu Di, una volta salito al trono come nuovo imperatore, ordinò, nel 1403, la costruzione di una flotta imperiale sia per scopi mercantili, che come flotta da guerra e per gli affari diplomatici.

L'imperatore Yongle mise al comando di tutta la flotta Zheng He, che fu quindi nominato ammiraglio. Di religione musulmana, Zheng He venne quindi incaricato dall'imperatore, che assunse il nome di Yongle, di effettuare spedizioni navali a carattere diplomatico, scientifico e commerciale nei mari occidentali, guidando una flotta di grandi giunche imperiali che includeva anche navi mercantili, le cosiddette navi dei tesori.

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