Chi fu sottoposto a un "processo" per il quale fu espulso formalmente dal gruppo surrealista?
Salvador Dalí, all'anagrafe Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, 1º marchese di Dalí de Púbol (AFI: [səɫβəˈðo duˈmɛnək fəˈlip ʒəˈsin ðəˈɫi i duˈmɛnək]; Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989), è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo.
Faceva risalire il suo "amore per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali" a una auto-attribuita "discendenza araba", sostenendo che i suoi antenati discendessero dai Mori.
Dalí, dotato di una grande immaginazione e con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti, irritò coloro che hanno amato la sua arte e infastidì i suoi detrattori, in quanto i suoi modi eccentrici hanno in alcuni casi catturato l'attenzione più delle sue opere.
Dalí insistette sul concetto che il surrealismo può esistere anche in un contesto apolitico e si rifiutò di condannare esplicitamente il fascismo, uno dei fattori che creò dei problemi con i suoi colleghi. Più tardi, sempre nel 1934, Dalí fu sottoposto a un "processo" a seguito del quale fu formalmente espulso dal gruppo dei surrealisti. Come reazione Dalí dichiarò: "Il surrealismo sono io".
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