Chi fu denunciato nel 1999 da Rosa Parks per aver usato il suo nome come titolo di una canzone?
Con un no ha cambiato la storia, fatto nascere il movimento dei diritti civili, contribuito a mandare in soffitta la politica di segregazione razziale in America.
Cinquant'anni dopo, più prosaicamente, il suo no potrebbe valere 5 miliardi di dollari. Rosa Parks, la sarta che il primo dicembre 1955 venne arrestata in Alabama per essersi rifiutata di lasciare a un bianco il suo posto a sedere su un autobus, è ora in causa contro due "fratelli neri", anche loro molto famosi, anche se per altri motivi.
Big Boi (Antwan Patton) e Andre 3000 (Andre Benjamin), il duo degli Outkast, uno dei gruppi rap più noti e premiati al mondo, hanno utilizzato il nome di Rosa Parks per dare il titolo a una canzone dell'album Aquemini del 1998: «Smettetela di fare casino, andate tutti in fondo all' autobus. Vuoi venire a dimenarti con noi? Siamo il tipo di persone che possono spaccare un locale» dice il ritornello, e forse la storia ha più a che fare con una competizione tra gruppi rap che con il caso di Rosa Parks.
La Parks è però irremovibile: «Sapete cosa fa quel nome? Attira l' attenzione. E non ti puoi permettere di far soldi con un nome o con una tradizione», ha spiegato il suo avvocato, Gregory Reed.
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