Con un no ha cambiato la storia, fatto nascere il movimento dei diritti civili, contribuito a mandare in soffitta la politica di segregazione razziale in America.

Cinquant'anni dopo, più prosaicamente, il suo no potrebbe valere 5 miliardi di dollari. Rosa Parks, la sarta che il primo dicembre 1955 venne arrestata in Alabama per essersi rifiutata di lasciare a un bianco il suo posto a sedere su un autobus, è ora in causa contro due "fratelli neri", anche loro molto famosi, anche se per altri motivi.

Big Boi (Antwan Patton) e Andre 3000 (Andre Benjamin), il duo degli Outkast, uno dei gruppi rap più noti e premiati al mondo, hanno utilizzato il nome di Rosa Parks per dare il titolo a una canzone dell'album Aquemini del 1998: «Smettetela di fare casino, andate tutti in fondo all' autobus. Vuoi venire a dimenarti con noi? Siamo il tipo di persone che possono spaccare un locale» dice il ritornello, e forse la storia ha più a che fare con una competizione tra gruppi rap che con il caso di Rosa Parks.

La Parks è però irremovibile: «Sapete cosa fa quel nome? Attira l' attenzione. E non ti puoi permettere di far soldi con un nome o con una tradizione», ha spiegato il suo avvocato, Gregory Reed.

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