"Il migliore amico dell'uomo" è un titolo comune dato ai cani domestici, in riferimento alla loro storia plurimillenaria di strette relazioni, lealtà, amicizia e compagnia con gli umani. Il primo uso registrato di una frase correlata è di Federico il Grande di Prussia. L'espressione fu probabilmente resa popolare da una poesia di Ogden Nash.

Prima del XIX secolo, le razze di cani (diverse dai cani da compagnia) erano in gran parte funzionali. Svolgevano attività come la caccia, la ricerca, la sorveglianza, la protezione e la guardia; e il linguaggio che descriveva il cane spesso rifletteva questi ruoli.

Secondo l'Oxford English Dictionary, "Nei proverbi e nelle frasi più antiche i cani sono raramente raffigurati come fedeli o come il migliore amico dell'uomo, ma come feroci, rapaci o vigili". A partire dal XVIII secolo, moltiplicandosi nel XIX e prosperando nel XX secolo, il linguaggio e gli atteggiamenti nei confronti dei cani iniziarono a cambiare.

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