Alphonse Gabriel "Al" Capone, detto Scarface, è stato un mafioso statunitense di origine italiana. Nel 1930 Capone fu dichiarato "nemico pubblico numero uno" dalla stampa statunitense e da J. Edgar Hoover, che lo inserì nella lista dei criminali pericolosi dello FBI. Andrew Mellon, segretario del Dipartimento del Tesoro statunitense ordinò ad Eliot Ness di catturarlo, facendo nascere così la squadra degli "intoccabili", i quali intercettarono le telefonate ed esaminarono tutte le transazioni finanziarie dei soci di Capone per incastrarlo, intraprendendo anche sequestri di carichi di alcolici. Le prove raccolte da Ness e dalla sua squadra portarono alla formazione di un grand jury, che incriminò Capone, suo fratello Ralph, i suoi sodali Jack Guzik e Frank Nitti insieme ad altri gangster del "Sindacato" di Chicago per evasione fiscale e violazione del Volstead Act, la legge sul proibizionismo. Il 6 ottobre 1931 Capone si presentò in un tribunale federale per l'inizio del suo processo; i suoi sodali si erano procurati l'elenco dei potenziali giurati popolari e cominciarono a corromperli con ogni mezzo possibile, ma all'ultimo momento la giuria fu sostituita da una completamente nuova, che venne messa sotto protezione. Il 17 ottobre la nuova giuria giudicò Capone colpevole solo di una parte delle imputazioni per evasione fiscale, condannandolo comunque a undici anni di carcere e a una pesante multa di 50.000 dollari.

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