La dinastia saudita (in arabo: آل سعود‎, Āl Saʿūd) istituita dal sultano del Najd ʿAbd al-ʿAziz Āl Saʿūd - governa dal 1926 il regno arabo saudita, nato dopo la vittoriosa annessione al sultanato del regno hascemita del Hijaz.

Il re dell'Arabia Saudita è il capo di stato e il monarca del regno. È anche il capo della famiglia saudita. I monarchi che si sono succeduti dopo la morte del fondatore sono tutti suoi figli, in ottemperanza alla legge araba mai scritta del "seniorato", che prevede che alla successione di un'istituzione sia chiamato il componente più anziano della famiglia.

In Arabia Saudita il re è conosciuto con il titolo di Custode delle due sacre moschee (in arabo: خادم الحرمين الشريفين‎, Khādim al-Ḥaramayn al-Sharīfayn), cioè del Masjid al-Haram (sacra moschea) della Mecca e del Masjid al-Nabawi (moschea del Profeta) a Medina.

La successione al trono saudita è regolata dall'antica legge del "seniorato": un'assemblea familiare decide l'erede dalla generazione del predecessore o da quella immediatamente successiva, privilegiando non tanto il figlio d'un sovrano deceduto, quanto il più anziano appartenente alla famiglia. La linea di successione non è quindi mai decisa prima dell'ascesa al trono del principe ereditario.

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