La storia del floppy disk iniziò quando nel 1967 la IBM iniziò le prime sperimentazioni per la creazione di un nuovo dispositivo da utilizzare come memoria di massa per i suoi scopi.

Un inventore giapponese, Yoshiro Nakamatsu (o Dr. NakaMats), reclamò di essere pervenuto indipendentemente al principio del floppy disk già nel 1950, per cui l'IBM dovette acquisire una licenza di vendita quando iniziò a produrre i propri floppy disk di sistema 20 anni dopo.

Nel 1973 la IBM rilasciò una nuova versione di floppy, questa volta nel 3740 Data Entry System. Questo nuovo sistema usava un diverso formato di scrittura che consentiva di immagazzinare fino a 256 KB sullo stesso disco, in cui i dati potevano essere letti ma, per la prima volta, anche scritti. Questi supporti divennero comuni per trasportare piccole quantità di dati, rimpiazzando quasi completamente i nastri magnetici. Il 3740 Data Entry System era una periferica del System/370 modello 115.

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