Nell'evoluzione storica degli attrezzi e delle tecniche, comprendendo qui sia il pattinaggio in linea che quello tradizionale, emergono sostanziali differenze tra le vicissitudini delle due tipologie. I pattini in linea sono stati reinventati e dimenticati numerose volte nel corso del tempo. La loro maturità tecnologica, già raggiunta nel 1960, avrebbe potuto permetterne una maggior diffusione. Ma di fatto è il successo riscosso da Rollerblade, attorno al 1982-1985 e oltre, che produrrà un'improvvisa impennata di popolarità e vendite di pattini in linea. I pattini tradizionali seguono un percorso storico più lineare e senza contraccolpi, guadagnando ampio consenso sin dal loro esordio (1865-1875) e imponendosi inizialmente come l'unica tipologia di pattino adottata dalle federazioni sportive di tutto il mondo per le varie specialità di pattinaggio: velocità, artistico e hockey. Tra il 1991 e il 1994 il settore velocità si converte al pattino in linea. L'hockey continua tuttora ad essere praticato sia nella versione a rotelle che in linea. L'artistico tradizionale resta fondamentalmente ancorato all'attrezzo originario, ma l'artistico in linea è in via di sviluppo: dal 2002 è riconosciuto nelle competizioni (nazionali, europee, internazionali) come specialità a sé stante, e vede crescere di anno in anno il suo bacino di praticanti.

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