Marco Vitruvio Pollione (in latino Marcus Vitruvius Pollio; 80 a.C. circa – dopo il 15 a.C. circa) è stato un architetto e scrittore romano, attivo nella seconda metà del I secolo a.C., considerato il più famoso teorico dell'architettura di tutti i tempi.

Incerto è il suo luogo di origine; di volta in volta sono state indicate, tra le altre, le città di Roma, Fano, Fondi, Verona, Formia, l'area campana in genere e addirittura la Numidia, senza alcuna certezza. Anche dello svolgersi della sua vita si hanno scarse notizie, tutte dedotte da note autobiografiche inserite nel suo trattato. Dovrebbe essere stato ufficiale sovrintendente delle macchine da guerra per Giulio Cesare e poi architetto-ingegnere per Augusto. L'unica opera che egli stesso scrive di aver progettato e costruito è la basilica di Fano.

Dopo essersi ritirato, avendo ottenuta una pensione, si dedicò alla stesura del trattato De architectura, proprio mentre il princeps Augusto si dedicava a un programma di sviluppo edilizio.

L'importanza di Vitruvio è dovuta al suo trattato De architectura (Sull'architettura), in 10 libri, dedicato ad Augusto (che gli aveva concesso una pensione), scritto probabilmente tra il 29 e il 23 a.C. La stesura dell'opera avvenne negli stessi anni in cui Augusto aveva in mente un rinnovamento generale dell'edilizia pubblica e mirava probabilmente a ingraziarsi l'imperatore, a cui l'autore si rivolge direttamente in ciascuna delle introduzioni preposte ad ogni libro.

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