Il siamese è un gatto di origine asiatica, del Siam (l'odierna Thailandia), dal corpo elegante e longilineo e la particolare testa triangolare. Il balinese è la sua versione a pelo semi-lungo.

Il siamese sbarcò in Europa per la prima volta nel 1871 all'esposizione di gatti di Londra. Nel 1880 il re del Siam regalò due coppie di siamesi a Owen Gould, console inglese a Bangkok, che ne fece mostra a Londra. Nel 1890 raggiunsero anche l'America, dove ebbero enorme successo, tanto che agli inizi del XX secolo la razza era tra le più amate. Inghilterra e Thailandia sono rimaste però per tanto tempo le due patrie di maggior selezione e diffusione del siamese, con il tempo utilizzato per ibridare moltissime altre razze. Per un lungo periodo il suo successo fu oscurato da razze che vedevano nel siamese la loro nascita (quelle a occhi azzurri). Negli anni sessanta la voglia di rinnovamento toccò anche questa razza, che venne modificata ed estremizzata: nacque così il siamese attuale.

Il siamese è considerato il più addestrabile e calmo dei gatti e non è difficile potergli insegnare a passeggiare al guinzaglio. È un gatto estroverso e di indole vivace, molto comunicativo. Instaura un rapporto molto esclusivo con gli umani che meritano la sua simpatia. Pur essendo un gatto molto affettuoso non è adatto a tutti.

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