Chaim Mordechai Rumkowski (Velikolukskij rajon, 27 febbraio 1877 – Auschwitz, 31 agosto 1944) fu un industriale polacco di religione ebraica ed attivista sionista che ricoprì il ruolo di presidente del Judenrat (consiglio ebraico) nominato dai nazisti all'interno del ghetto di Łódź. Il suo atteggiamento di fedele collaborazione con gli invasori e l'assoluta autorità esercitata all'interno del ghetto, seppur alla ricerca della salvezza dei propri correligionari, ne fanno un discusso personaggio storico. Prima dell'invasione tedesca della Polonia, Rumkowski, di origine russe, tentò senza successo la carriera degli affari e fu direttore di un orfanotrofio. Il 3 ottobre 1939 le autorità di occupazione tedesche lo nominarono presidente del Judenrat di Łódź. Anche se formalmente subordinato all'ufficiale tedesco Hans Biebow, Rumkowski esercitò un assoluto potere all'interno del ghetto e lo trasformò in un enorme complesso industriale al servizio della Germania. Convinto che la produttività ebraica avrebbe salvato le loro vite impose alla popolazione 12 ore di lavoro giornaliero in terribili condizioni producendo divise, oggetti in legno, carpenteria e materiale elettrico per la Wehrmacht tedesca.

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