Il titanio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Ti e come numero atomico 22. È un metallo del blocco d, leggero, resistente, di colore bianco metallico, lucido, resistente alla corrosione. Il titanio viene utilizzato nelle leghe leggere resistenti e nei pigmenti bianchi; si trova in numerosi minerali (i principali sono il rutilo e l'ilmenite). Il titanio non è tossico, e non risulta essenziale per nessuna specie vivente. Il titanio (dal latino Titanus, Titano, nome del 12° figlio di Gea e Urano tra i titani) fu scoperto nel 1791 dal reverendo William Gregor (mineralogista e chimico britannico), individuandolo (ma non isolandolo) nelle rocce di ilmenite della Cornovaglia; lo chiamò "menacanite", dal nome della Valle di Manaccan, dove aveva raccolto i campioni di roccia. Qualche anno dopo (nel 1795) il chimico tedesco Heinrich Klaproth. riuscì ad isolarlo dai minerali di rutilo, dimostrò che era lo stesso minerale di W. Gregor e battezzò l'elemento con il nome dei Titani della mitologia greca. Il titanio metallico puro (99,9%) venne preparato per la prima volta nel 1910 da Matthew Albert Hunter tramite riscaldamento di TiCl4 con del sodio a 700-800 °C. Il metallo di titanio non venne usato al di fuori dei laboratori fino al 1946 quando William Justin Kroll dimostrò che il titanio poteva essere prodotto commercialmente tramite riduzione del tetracloruro di titanio con il magnesio (processo Kroll, il metodo oggi più usato).

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