Il paradosso del valore (noto anche come paradosso diamante-acqua) è l'apparente contraddizione che, sebbene l'acqua sia nel complesso più utile, in termini di sopravvivenza, rispetto ai diamanti, i diamanti hanno un prezzo più elevato sul mercato. Il filosofo Adam Smith è spesso considerato il presentatore classico di questo paradosso, anche se era già apparso già in Euthydemus di Platone. Nicolaus Copernicus, John Locke, John Law e altri avevano precedentemente cercato di spiegare la disparità. Smith ha negato una relazione necessaria tra prezzo e utilità. Il prezzo in questa prospettiva era correlato a un fattore di produzione (vale a dire il lavoro) e non al punto di vista del consumatore. Il miglior esempio pratico di questo è lo zafferano (la spezia più costosa), dove gran parte del suo valore deriva sia dalla (bassa resa) dalla sua coltivazione, sia dalla quantità sproporzionata di lavoro richiesta per estrarla. I sostenitori della teoria del valore del lavoro lo hanno visto come la risoluzione del paradosso.

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