L'alfabeto greco è un sistema di scrittura composto da 24 lettere (7 vocali e 17 consonanti) e risale al IX secolo a.C.; deriva dall'alfabeto fenicio, nel quale a ogni segno era associato un solo suono. A loro volta, gli stessi segni dell'alfabeto fenicio deriverebbero da una semplificazione di alcuni geroglifici egizi i quali, per il principio dell'acrofonia, persero il loro significato iniziale, lasciando a ciascun segno solo il valore fonetico.

Dal momento che la scrittura fenicia era di tipo appercettivo, ovvero venivano indicate solo le consonanti che dovevano poi essere integrate da suoni vocalici non specificati (e quindi solo un fenicio era in grado di leggere una parola scritta in fenicio), i Greci dovettero trasformare alcune lettere fenicie non usate nel loro alfabeto per indicare i suoni vocalici, che nell'alfabeto greco sono basilari tanto per una questione metrica quanto per il problema della flessione delle parole e degli articoli.

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