Il déjà-vu, o déjà vu (pron. francese /deʒavy/ ascolta[?·info], "già visto"), è un fenomeno psichico rientrante nelle forme d'alterazione dei ricordi (paramnesie): esso consiste in fatti totalmente casuali di cose, animali o persone che entrano in contatto col soggetto, che provocano la sensazione di un'esperienza precedentemente vissuta, già vista appunto (déjà-vécu). Seppur impropriamente, viene anche chiamato «falso riconoscimento».

Il termine fu coniato ne L'Avenir des sciences psychiques di Boirac, revisione di un saggio che scrisse da studente all'Università di Chicago.

L'esperienza del déjà vu è accompagnata da un forte senso di familiarità, ma di solito anche dalla consapevolezza che non corrisponde realmente ad una esperienza vissuta (e quindi si vive un senso di "soprannaturalità", "stranezza" o "misteriosità"): l'esperienza "precedente" è perlopiù attribuita ad un sogno. In alcuni casi invece c'è una ferma sensazione che l'esperienza sia "genuinamente accaduta" nel passato.

Per tentare di spiegare scientificamente il fenomeno, una possibile ipotesi generale (di basso livello interpretativo o inferenziale) sembra essere quella di una falsa sensazione di familiarità (e quindi di "già visto"), e cioè dovuta ad una alterazione (patologica o momentanea; selettiva o pervasiva) delle funzioni cognitive di riconoscimento (attenzione) e recupero (memoria).

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