“Benvenuti, viaggiatori nel tempo”. Il 28 giugno 2009, il cartellone e i palloncini accoglievano a Cambridge chiunque fosse tornato nel passato per visitare il professor Stephen Hawking a caccia di prove sul viaggio a ritroso nel tempo (v. foto sopra, tratta da un video su YouTube). Ovviamente gli inviti furono stampati solo a festa conclusa, in modo che nessuno, tranne chi viveva nel futuro, leggendo l’invito potesse presentarsi. Nessuno lo andò a trovare. I DUBBI DI FERMI. L’esperimento era uno scherzo (ma non troppo) del geniale scienziato britannico, che all’epoca dichiarò: «La teoria della Relatività generale di Einstein sembra offrire la possibilità di curvare lo spazio-tempo al punto tale da tornare nel passato. Però è probabile che la curvatura attiverebbe un lampo di radiazioni tale da distruggere l’astronave e forse lo stesso spazio-tempo». La festa di Hawking era certamente una provocazione. Che, però, mette in luce una questione profonda: se il viaggio nel tempo è possibile, come mai non abbiamo ancora incontrato qualcuno venuto dal futuro?

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