La luce del Sole, o meglio la radiazione solare, rappresenta l'insieme di onde elettromagnetiche che hanno lunghezze differenti e che interagiscono in modi diversi con gli elementi che incontrano durante il loro cammino verso la Terra. La lunghezza delle onde è ciò che ci permette di distinguere i diversi colori, quello che in fisica viene chiamato spettro visibile che varia dal violetto al rosso, passando per tutti i colori visibili all'occhio umano, e che va dai 380 nm ai 760 nm, dove la lunghezza minore è detta ultravioletto e quella maggiore infrarosso.

[...] Sappiamo che la lunghezza d'onda corrispondente al colore rosso è quella maggiore e per questo, considerando la legge di Reyleigh, attraversa indisturbata le particelle che incontra procedendo sulla propria traiettoria. Mentre quelle relative al blu, che sono più corte, vengono diffuse in tutte le direzioni, quindi ovunque noi guardiamo, il cielo ci appare blu. Praticamente le lunghezze d'onda corrispondenti al blu irradiano l'atmosfera coprendo le stelle. Viene da chiedersi perché non lo vediamo violetto, visto che in realtà la lunghezza d'onda minore corrisponderebbe a questo colore. Il motivo risiede nel nostro occhio che è più sensibile alla lunghezza d'onda corrispondente al blu. In realtà, l'azzurro che vediamo è una media pesata tra il violetto, il blu e il verde.

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