Le cosce di rana, un piatto che potrebbe suonare esotico, ma che in realtà si basa su un’esigenza contadina, risalente al dopoguerra, di andare a caccia di rane nei canali e nelle risaie.

La Francia è spesso associata alla cultura del buon cibo.

Alcuni dei suoi piatti, oggi riconosciuti come prelibatezze che trovano posto nei menù dei migliori ristoranti, nascono però come piatti poveri.

È il caso delle Cosce di Rana, un piatto che potrebbe suonare esotico, ma che in realtà si basa su un’esigenza contadina, risalente al dopoguerra, di andare a caccia di rane nei canali e nelle risaie. Portate a casa, le donne inventavano modi per cucinare le gambe, unica parte commestibile. Ottime utilizzate per la preparazione di risotti, per delle zuppe particolari, aggiunte al brodo o in umido con crema di asparagi.

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