Il wai è un gesto con cui in Thailandia si saluta e si dimostra rispetto. In Cambogia tale termine viene tradotto con la parola sampeah ed in Laos con nop. In alcuni casi è in tali Paesi anche un modo di dimostrare la propria devozione.

Il gesto e il contesto in cui viene usato sono analoghi a quelli del namasté indiano, cingalese e nepalese, con l'utilizzo della posizione di preghiera detta pranamasana o Añjali Mudrā.

Viene realizzato congiungendo le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l'alto, e tenendole all'altezza del petto, del mento o della fronte, facendo al contempo un inchino. Alcuni dettagli cambiano a seconda della persona o divinità a cui è rivolto il saluto o la riverenza. Viene usato quando le persone si incontrano, al momento dei saluti finali, nonché per ringraziare o per scusarsi.

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