La vista è uno dei cinque sensi, quello mediante il quale è possibile percepire gli stimoli luminosi e, quindi, la figura, il colore, le misure e la posizione degli oggetti. Tale percezione avviene per mezzo degli occhi.

Secondo le moderne teorie fisiologiche, i fotorecettori presenti nello strato esterno della retina vengono iperpolarizzati dai fotoni della luce incidente, influenzando così l'attività sinaptica. Le cellule fotorecettoriali trasmettono il segnale nervoso alle cellule gangliari con le quali fanno sinapsi. Gli assoni delle cellule gangliari si riuniscono e danno origine al nervo ottico, il quale prosegue attraverso il foro ottico della cavità orbitaria e giunge nella fossa cranica media. Qui ha sede il chiasma ottico, dispositivo commessurale in cui decussano i contingenti nasali della ricezione visiva di entrambe le retine, mentre i contingenti temporali restano ipsilaterali. In questo modo la parte destra del campo visivo viene proiettata all'emisfero sinistro e viceversa. Usciti dal chiasma ottico come tratti ottici, le fibre sensitive giungono al nucleo dorsale del corpo genicolato laterale, formazione del metatalamo, dove la rappresentazione della macula è al centro dei nuclei, mentre la retina periferica è rappresentata perifericamente. Dai corpi genicolati laterali l'impulso viene poi inviato, tramite la radiazione ottica, all'area visiva primaria sia superiormente che inferiormente alla scissura calcarina, nel lobo occipitale.

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