Con il nome di Stati barbareschi, anche detti Barberia o Costa berbera, venivano designati, agl'inizi dell'era moderna, i paesi del Nordafrica a ovest del Nilo, la cui superficie era anticamente chiamata Libia ed è ora politicamente coperta dagli attuali stati di Marocco, Algeria, Tunisia e Libia. Il termine barbareschi deriva dall'esonimo berberi, gli abitanti originari di quei paesi.

Nel XVI secolo, i corsari fecero del Nordafrica la base delle loro scorrerie. Il più noto di essi era il rinnegato di origine greca Khayr al-Din. Nel 1518, egli si pose al servizio del sultano ottomano, che in questo modo divenne in breve tempo padrone di tutto il Nordafrica (ad eccezione del Marocco) e si trovò ad essere munito di una forte flotta. I rapporti tra Algeri, Tunisi e Tripoli con la Sublime Porta rimasero sempre poco chiari. A partire dal 1620 questi paesi erano di fatto indipendenti.

Gli Stati barbareschi vivevano di scorrerie marittime. Lo stato di guerra con gli Stati occidentali permise ai corsari barbareschi di avere la legittimazione formale delle lettere di corsa.

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