Félix Lope de Vega y Carpio (Madrid, 25 novembre 1562 – Madrid, 27 agosto 1635) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo spagnolo.

Visse nel siglo de oro spagnolo. Fu incredibilmente prolifico ed è nel numero ristretto dei più famosi autori di teatro del mondo. Cervantes lo definì Monstruo de Naturaleza, "Prodigio della natura", per la sua facilità nello scrivere.

In effetti il suo catalogo è quantomai cospicuo. Scrisse oltre tremila sonetti, tre romanzi, quattro racconti, nove epopee, tre poemi didattici, varie centinaia di commedie, addirittura milleottocento, secondo il catalogo di Juan Pérez de Montalbán, suo allievo e primo biografo.

Lo studioso Rennert y Castro porta il catalogo a settecentoventitré opere, di cui settantotto di attribuzione errata o dubbia, duecentodiciannove perdute, cosicché il repertorio drammatico di Lope si ridurrebbe oggi a quattrocentoventisei opere.

Lope de Vega coltivò ogni tipo di genere letterario, con l'eccezione del romanzo picaresco.

La sua vita e la sua opera furono caratterizzate del resto sempre da estrema esuberanza. Fu amico di Quevedo e di José de Valdivielso, ma anche rivale di Alarcón e Cervantes.

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