Idi Amin (Koboko, 17 maggio 1925 – Gedda, 16 agosto 2003) è stato un politico, generale e dittatore ugandese, il cui nome completo era Idi Oumee Amin Dada. Fu Presidente dell'Uganda dal 1971 al 1979. La sua condotta in Uganda fu improntata alla più settaria violenza, includendo la persecuzione razziale degli acholi, lango, indiani e altri gruppi etnici inclusi quelli di religione induista e cristiana dell'Uganda. L'ammontare delle vittime causate dal regime di Amin non è mai stato quantificato in maniera precisa. Una stima della International Commission of Jurists ha stabilito che esse siano non meno di 80.000 e verosimilmente vicine ai 300.000. Un'altra stima, effettuata dalle organizzazione degli esuli con l'aiuto di Amnesty International, pone il numero di vittime a 500.000 morti. L'11 aprile 1979 Amin dovette abbandonare la capitale Kampala in quanto l'esercito tanzaniano, aiutato dagli esuli ugandesi che si erano riuniti nell'Uganda National Liberation Army, prese la città. Le perdite totali dell'esercito tanzaniano furono di un carro armato. Amin andò in esilio, inizialmente in Libia, su un Bell UH-1 registrato come 5X-UWG e vi rimase fino al dicembre 1979 o, secondo altre fonti, fino all'inizio del 1980; successivamente trovò rifugio in Iraq, prima di trovare finalmente asilo in Arabia Saudita.

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