Il terremoto dell'Alaska del 1964 fu un evento sismico di magnitudo 9,2 che colpì lo stato americano dell'Alaska il 27 marzo 1964.

Alle 17:36 locali del 27 marzo 1964 (3:36 del 28 marzo per il fuso UTC), un violento terremoto colpì lo stretto di Prince William. La rottura dell'evento fu localizzata a 25 km sotto la superficie; l'epicentro venne invece individuato a 10 km (6 miglia) ad est della foce del College Fjord, a 90 km ad ovest di Valdez ed a 120 km (75 miglia) ad est di Anchorage.

In quest'ultima località i danni furono particolarmente gravi: crollarono palazzi, si formarono fessure nelle strade e le sabbie si liquefecero. Avendo colpito anche il mare, il sisma generò tsunami con onde alte fino a 30 metri: 143 persone morirono, con danni economici stimati attorno ai 2,5 miliardi di dollari.

Si trattò del più potente sisma mai avvenuto negli Stati Uniti, il secondo per intensità dopo quello che nel 1960 aveva colpito il Cile (magnitudo 9,5).

Più informazioni: it.wikipedia.org