La leggenda narra che, nel XVI secolo, durante un assedio dei Turchi alla fortezza di Eger (nel nord-est dell'Ungheria), i guerrieri Magiari, per fronteggiare la battaglia, bevvero ingenti quantità di vino locale; i nemici, vedendo le loro barbe tinte di rosso, intimoriti si ritirarono, credendo che il vigore e la ferocia magiara derivassero dall'aver bevuto "Sangue di Toro".

In passato questo vino era ottenuto prevalentemente dal Kadarka, un vitigno difficile da vinificare, il cui utilizzo è stato ridimensionato man mano nel tempo a favore di altre varietà.

Nel bicchiere appare di un profondo rosso rubino; al naso è complesso: sentori di more, ciliegia e sottobosco, su un sottofondo balsamico e di terra umida, lasciano poi spazio a quelli più evoluti di tabacco e china.

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