L’Herpes Zoster, conosciuto come Fuoco di Sant’Antonio, è una malattia provocata dal virus varicella – zoster, che si localizza nelle terminazioni nervose ed è caratterizzata da un’eruzione dolorosa di tipo eritemato - vescicolare nell’ambito di una zona di distribuzione cutanea di un nervo (dermatomero). Il contenuto delle vescicole è contagioso per la varicella, ma non per l’herpes zoster.

L’infezione colpisce prevalentemente gli adulti nel periodo inverno-primavera e si osserva frequentemente nei soggetti affetti da gravi forme tumorali, nei pazienti con deficit immunitari, nei pazienti con patologie del sangue e nei soggetti sottoposti a trattamenti con farmaci immunosoppressori.

Dopo un periodo di incubazione di 7-14 giorni si manifestano formicolio e dolori in un’area cutanea circoscritta, seguita dopo pochi giorni da eritema e da vescicole che insorgono ripiene di liquido limpido, raggruppate a grappolo, talvolta confluenti, in bolle. Dopo 3-4 giorni le vescicole si rompono, formando delle croste che poi cadono. Ci può essere la comparsa di locale ingrossamento dei linfonodi, disturbi della sensibilità e talora paralisi motoria periferica. Le vescicole essiccate dopo essersi trasformate in croste cadono in 10-15 giornate.

La nevrite post erpetica non è rara ed è di competenza neurologica. Lo zoster oftalmico nell’adulto e nell’anziano è legato alle complicazioni oculari, presenti nel 50-70% dei casi.

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