Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave" che usualmente indica sia la sala in cui si riuniscono i cardinali della Chiesa cattolica per eleggere un nuovo papa, sia la riunione vera e propria. Viene spesso riferito allegoricamente anche a riunioni generiche.

L'evento storico che diede il nome di conclave all'elezione dei pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli nelle condizioni di decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice, che fu papa Gregorio X.

Il giorno fissato per l'inizio del conclave, tutti i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro, dove celebrano la Missa pro eligendo Romano Pontifice. Il pomeriggio stesso i cardinali elettori si recano in processione dalla Cappella Paolina verso la Cappella Sistina, dove, nei giorni dell'interregno, sono stati allestiti i banchi per la votazione nel coro, è stata eseguita la bonifica totale da qualsiasi mezzo audiovisivo o di trasmissione all'esterno ed è stata montata la stufa nella quale verranno bruciati appunti e voti degli elettori e verrà data, attraverso i segnali di fumo, una fumata nera per ogni avvenuta votazione, fino a quando non verrà raggiunto il quorum previsto, che verrà indicato all'esterno con una fumata bianca.

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