Il Colosso di Rodi era un'enorme statua del dio Elio, situata probabilmente nel porto di Rodi in Grecia nel III secolo a.C. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico.

Secondo studi contemporanei il colosso non si sarebbe trovato all'accesso del porto, ma era collocato all'interno di quella che è conosciuta come città vecchia o acropoli di Rodi (che divenne la città dei cavalieri di Malta), in posizione sopraelevata sulla collinetta subito antistante al porto, in modo che fungesse da faro.

La statua era alta circa 32 metri. Secondo l'opinione di alcuni storici, la struttura era costituita da colonne di pietra con delle putrelle di ferro inserite al suo interno, a cui venivano agganciate le piastre di bronzo del rivestimento esterno. Per costruirla fu usata come impalcatura la torre di assedio abbandonata sul posto da Demetrio.

La costruzione terminò nel 293 a.C., dopo 12 anni.

La statua restò in piedi per 67 anni, fino a che Rodi fu colpita da un terremoto nel 226 a.C., che fece crollare la statua nel mare. Politemo si offrì di ricostruirla, ma i rodiesi rifiutarono temendo l'ira del dio Helios a seguito della ricostruzione (che veniva interpretata come un'offesa nei riguardi del dio). La statua pertanto rimase sdraiata sul fondo per 800 anni e anche così era talmente impressionante che molti andavano comunque a Rodi per ammirarla.

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