L'anacardio (Anacardium occidentale L., 1753) è una specie arborea della famiglia delle Anacardiaceae.

È coltivato per la produzione della sua noce, l'anacardio, e del suo falso frutto, chiamato maragnone (dallo spagnolo marañón, derivato dallo stato brasiliano di Maranhão, di cui sembra originario) o noce di acagiù (dal portoghese cajú).

L'albero ha un tronco tortuoso, rosato e non molto alto, normalmente tra 5 e 10 metri, con massimi assoluti di 20. Ha un portamento simile a quello del pistacchio.

Le foglie sono oblunghe e coriacee, di color verde brillante a maturità.

I fiori sono ermafroditi, sorgono all'apice dei rametti e hanno 5 petali di color bianco-roseo.

Il frutto, la noce di acagiù, ha la forma di un rene, con epicarpo liscio e mesocarpo resinoso e caustico, per cui velenoso a crudo. La noce all'interno, che è la parte commestibile, è beige e ricoperta di una pellicola marrone. Il frutto si trova alla fine di un peduncolo, che ingrossandosi forma un falso frutto, di color giallo o rosso, che è la mela di acagiù; ha la forma e la grandezza di una pera e contiene una polpa commestibile, carnosa, succulenta, zuccherina e astringente, da cui si ricavano succhi molto apprezzati ai tropici.

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