La lapidazione è un tipo di pena di morte, diffusa fin dall'antichità, nella quale il condannato è ucciso attraverso il lancio di pietre. Spesso tale supplizio avviene con la partecipazione della folla. La lapidazione è stata usata fin dall'antichità per punire prostitute, adultere, assassini e, in alcuni paesi musulmani, gli apostati e gli omosessuali. La finalità di tale pratica era sostanzialmente l'espiazione pubblica della colpa del reo ed anche la formalizzazione del diritto alla vendetta; difatti, gli stessi accusatori del condannato partecipavano attivamente al lancio delle pietre. La lapidazione (in lingua araba Rajm), è ancora oggi presente nella giurisdizione di alcuni stati totalmente o parzialmente musulmani, come Nigeria, Arabia Saudita, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Afghanistan e Yemen. Nel 2004 alcune esecuzioni previste in Nigeria sono state fermate grazie alla pressione internazionale. In Iran è stata abolita nel 2012 e reintrodotta per l'adulterio nell'aprile del 2013. Nella lapidazione il condannato è avvolto in un sudario bianco ed è seppellito fino alla vita, se si tratta di un uomo, e fino al petto, se si tratta di una donna.

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