In astronomia, l'afelio (in greco antico: αφήλιον, aphélion, da από, apó, "lontano" e ήλιος, élios, "sole") è il punto di massima distanza di un corpo del sistema solare (pianeta, asteroide, cometa, satellite artificiale, ecc.) dal Sole. A seconda dell'eccentricità dell'orbita, la massima distanza corpo-sole e quella minima possono essere più o meno differenti dalla distanza media. Per analogia, viene così chiamato anche l'analogo punto di massima distanza per un pianeta o una stella orbitanti attorno a una stella diversa dal Sole, anche se in tal caso si dovrebbe usare il termine apoastro. Nel caso di un corpo orbitante attorno alla Terra si usa apogeo. Il punto di minima distanza è invece chiamato perielio. La linea immaginaria che unisce afelio e perielio è detta linea degli apsidi. La posizione angolare dell'afelio sull'orbita dei vari pianeti è quasi fissa: si sposta molto lentamente (di alcune decine o centinaia di secondi d'arco al secolo), a causa dell'interazione gravitazionale con gli altri pianeti. Questo effetto si chiama precessione anomalistica (o precessione del perielio). La velocità precessionale di Mercurio è però significativamente maggiore di quella calcolata teoricamente in base alle leggi di Newton. Questa differenza fu spiegata da Albert Einstein come un effetto della teoria della relatività generale: ciò rappresentò una delle prime conferme sperimentali di questa teoria.

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