Nathuram Vinayak Godse (in Hindi: नथूराम गोडसे) (Baramati, 19 maggio 1910 – Ambala, 15 novembre 1949) è stato un politico, giornalista e criminale indiano, noto per esser stato l'assassino di Mahatma Gandhi.

Lungo il percorso Manu vide “un uomo corpulento che indossava un'uniforme cachi” che fece un passo in avanti e si piazzò in mezzo al passaggio che la folla aveva creato, inclinò leggermente il busto mentre diceva a mezza voce “Namaste, Gandhi”.

Quell'uomo, improvvisamente, brandì la pistola, una Beretta M34 che aveva nascosto tra i palmi delle mani, e premette il grilletto per tre volte, colpendo Gandhi al petto. Il Mahatma, con le mani ancora giunte, mormorò “Hé Rām” (“Mio Dio”) poi cadde lentamente sull'erba. Erano le ore 17.17: dopo i tre colpi sparati, Godse cercò di confondersi tra la folla e fuggire ma quando si accorse di essere braccato e di rischiare il linciaggio rallentò il passo permettendo alle forze dell'ordine di catturarlo. Nel gennaio del 1949 cominciò il processo nei suoi confronti che si concluse l'8 novembre dello stesso anno con una condanna a morte; la sentenza, cui i sostenitori più stretti di Gandhi erano contrari, fu eseguita una settimana dopo, tramite impiccagione nella prigione di Ambala nell'Haryana.

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