Nel corso di un'intervista del 2013, Nimoy aveva spiegato l'origine del famoso saluto che caratterizzava il suo personaggio, il saluto vulcaniano.

[...] Tutto è nato quando Nimoy era bambino e si trovava in una sinagoga di Boston con la propria famiglia: durante una funzione religiosa, cinque o sei persone hanno iniziato a cantare una preghiera ebraica, la Shekhina. I fedeli avevano le braccia protese verso il pubblico e con le mani che facevano quello che sarebbe diventato il 'saluto vulcaniano'.

"Speravo di poter trovare qualche tipo di contatto che potesse sviluppare la storia dei vulcaniani, la loro sociologia, qualsiasi cosa - ha spiegato Nimoy - Quel gesto è decollato nella cultura popolare, era pazzesco: pochi giorni dopo che l’episodio andò in onda me lo vedevo fare per strada. La gente lo faceva rivolto a me, salutandomi con il gesto vulcaniano. Una cosa notevole. È stato così fino ai giorni nostri, quasi cinquant’anni dopo la gente lo fa ancora. Tocca la corda magica; la maggior parte della gente oggi non sa che cosa vuol dire, non si rendono conto che si stanno benedicendo l’un l’altro con questo gesto".

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