Dalle foreste amazzoniche una rana arboricola di gradevole aspetto, robusta e semplice da allevare, ma con un difetto: non vuole proprio saperne di riprodursi in cattività…la rana latte. Aspetto estremamente gradevole e aspettativa di vita fino a 7/8 anni: a parte un nome scientifico non facile da pronunciare – Trachycephalus resinifictrix – la rana latte ha tutte le caratteristiche per diventare un pet di successo, tranne una: la sua riproduzione in cattività è tra le più ostiche in assoluto in cui possa cimentarsi un appassionato. Ma procediamo con ordine. Si tratta di una rana arboricola che abita le foreste amazzoniche e ha una taglia discreta: sino a quasi 6 cm i maschi, una decina le femmine. Appartiene alla famiglia Hylidae, la stessa delle nostre raganelle. Il nome comune “rana latte” deriva dalla colorazione: le sue parti chiare sono di un bianco latte intenso che ne fa un animale dall’aspetto inconsueto e interessante; definirla “paffuta” non sarebbe un’esagerazione. Nonostante la taglia non sia proprio small (almeno per una rana), ha una grande agilità e, analogamente alle raganelle nostrane, un’incredibile capacità di far presa con le zampe munite di ventose.

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