Il vantablack è una sostanza composta da nanotubi di carbonio. È la seconda sostanza più scura conosciuta, assorbente fino al 99,965% delle radiazioni nel visibile (a 663 nm se le radiazioni sono perpendicolari), superata solo dal suo successore, il Vantablack 2.0. Il nome è un composto di "Vertically Aligned NanoTube Arrays" (in inglese, "schiere di nanotubi allineati verticalmente") e "black" ("nero"). La sostanza è stata sviluppata e brevettata dall'azienda britannica Surrey NanoSystems. Essi hanno eseguito una dimostrazione della proprietà principale della sostanza rivestendo in parte un foglio di carta stagnola arricciato. La parte non rivestita è apparsa tridimensionale, mentre la parte rivestita è sembrata piatta. La sostanza ha svariate applicazioni potenziali, inclusa la prevenzione dell'effetto straylight nei telescopi e il miglioramento delle prestazioni delle termocamere ad infrarossi sia sulla Terra che nello spazio. Il vantablack è il materiale che assorbe la maggior percentuale di onde luminose mai sviluppato. Il secondo materiale più assorbente riflette lo 0,04% delle radiazioni, mentre il vantablack ne riflette lo 0,035%. Inoltre, il vantablack può essere creato ad una temperatura di 400 °C, mentre la NASA sviluppò precedentemente una sostanza similare che poteva essere plasmata a 750 °C. Il vantablack, pertanto, può essere applicato a materiali che non possono resistere a temperature elevate.

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