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Spiritualità

Sant’Agata: la protettrice delle donne affette da patologie al seno

Di

Luigi Luzi

5 Febbraio 2025

Logo Interris - Catania festeggia la sua patrona.

La vita

Come per tanti altri martiri dei primi secoli, risulta molto difficile delineare la sua reale figura storica. Fin dal quinto secolo è venerata come martire nella Chiesa. Proviene da una ricca e nobile famiglia. A quindici anni si consacra al Signore: il vescovo le impone sul capo il velo rosso, segno in quei tempi, delle vergini consacrate.

Il pudore ne accresce il fascino e la bellezza. Si invaghisce perdutamente di lei il console della Sicilia Quinziano. Ma dopo continui rifiuti da parte di Agata, Quinziano esasperato cerca di farle cambiare parere con mezzi coercitivi e violenti. Cerca di convincerla a sposarlo facendola imprigionare con una mezzadra di facili costumi, Afrodisia, che però né con le lusinghe né con le minacce riesce a corromperla.

Viene flagellata e poi tutto il corpo lacerato con punte di ferro e sulle ferite così procurate, viene messo il fuoco. Le vengono poi amputate le mammelle. Dopo questo atroce supplizio si rivolge al tiranno: “Non ti vergogni di tagliare ad una donna un organo dal quale tu stesso hai succhiato il latte da tua madre?”. Viene poi riportata in carcere e durante la notte le appare un vecchio che vuole guarirla, ma nel suo pudore verginale non vuole scoprire il petto, allora lo strano personaggio le dice di essere San Pietro e la risana.

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