Nella religione degli antichi romani, babilonesi ed etruschi quale forma di divinazione era chiamata aruspice?
L'aruspicina (da ar che significa fegato e spicio che significa guardare) era l'arte divinatoria che consisteva nell'esame delle viscere (soprattutto fegato ed intestino) di animali sacrificati per trarne segni divini e norme di condotta. Chi esercitava l'aruspicina era chiamato aruspice.
Essendo dunque l'aruspicina la tecnica della divinazione per mezzo delle viscere di animale ed una pratica d'origine etrusca, nell'antica Roma gli aruspici erano considerati stranieri e non costituivano alcun collegio sacerdotale ufficiale. Gli aruspici furono consultati per tutta la durata dell'impero romano e si tramanda che ancora nel 408, durante l'assedio di Roma, aruspici pronunciarono maledizioni in lingua etrusca per lanciare fulmini sui visigoti di Alarico I. Si dice anche che l'aruspice personale di Giulio Cesare, l'etrusco Spurinna, avrebbe predetto al dittatore romano la tragica morte alle idi di marzo.
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